Le amalgame sono i cosiddetti piombaggi delle otturazioni. Contengono circa il 50% di mercurio, un grammo del quale è sufficiente a contaminare 20.000 kg. di alimenti. Recenti studi hanno dimostrato che dopo 20 anni l’80% del mercurio non è più presente nell’otturazione. Questo rilascio è stato confermato da biopsie delle gengive e da studi di saliva. In Svezia dal 1991 lo stato ha finanziato per il 70% la rimozione delle amalgame dentali. L’organizzazione Mondiale della Sanità riconobbe, già nel 1981, che i soli vapori liberati dalle otturazioni di amalgama sono la maggior fonte di esposizione al mercurio per l’essere umano. La tossicità da mercurio è universalmente documentata da oltre duemila anni. L’uso del mercurio nella pratica odontoiatrica per ciò che concerne il riempimento di cavità preparate è stato sottoposto a severe critiche dal momento che ne è stata riscontrata la diffusione nell’inter0 organismo e attraverso la barriera ematoencefalica. Da aprile 2008, Danimarca, Svezia e Norvegia hanno vietato l’impiego di  mercurio per uso dentistico, per motivi ambientali e di salute pubblica.

Nelle donne in gravidanza l’esposizione al mercurio dovrebbe essere la più bassa possibile perché esso attraversa facilmente la barriera della placenta e si accumula nel feto che non ha modo di smaltirlo.

I vapori di mercurio organico possono essere metabolizzati a livello della mucosa nasale, attraverso la circolazione sistemica e l’apparato broncopolmonare accumulandosi in particolar modo al livello dei bulbi olfattivi e della ghiandola pituitaria e provocando una serie di squilibri elettroliti, eccessiva salivazione, poliuria e aumentato rischio ci incidenza di gliomi maligni.

La rimozione delle otturazioni dentali di amalgama è necessaria e deve avvenire mediante protocolli di rimozione protetta. Le linee guida presentate dall’Accademia Internazionale di Odontoiatria Biologica indicano bene la tecnica da usare, come il massimo raffreddamento, la diga di gomma, l’aspirazione chirurgica e mascherine nasali per l’operatore. Infine nelle amalgame sono presenti anche altri metalli tossici come argento, zinco, cadmio, stagno e rame.

IL MINISTERO DELLA SANITA’ ITALIANO ne ha confermato la dannosità, e ne ha posto limiti di uso e obbligo di informazione ai pazienti. Gazzetta Ufficiale n.261 del 09-11-2001.

 

Articolo tratto da: Riprogrammazione posturale Dott.Massimo Rossato.